PRIMA E DOPO IL LOCKDOWN… QUALI DIFFICOLTÀ EMOTIVE E PSICOLOGICHE?

PRIMA E DOPO IL LOCKDOWN… QUALI DIFFICOLTÀ EMOTIVE E PSICOLOGICHE?

L’attuale situazione legata alla pandemia Covid-19 ha portato numerose persone a manifestare disagi emotivi e psicologici di vario genere.

Nella mia esperienza professionale ho riscontrato come durante la fase di lockdown molte persone abbiano manifestato un incremento di stati emotivi di ansia intensa, in quanto possono aver temuto per la propria vita o per quella dei loro cari a causa della reale pericolosità di questo virus che ci ha colti impreparati.

Durante il lockdown molte persone hanno sperimentato situazioni di difficoltà derivate dal forte senso di incertezza e preoccupazione per la propria salute, unitamente alla reale paura di ammalarsi che può aver alterato il senso di controllo con cui normalmente agiscono.

Questo può aver generato un senso di minaccia e allerta costante che ha favorito sentimenti di ansia molto intensi e senso di impotenza, ma anche eccessiva tristezza, perdita di interesse e piacere nel fare le cose, stanchezza eccessiva, aspetti che possono essere riconducibili a stati depressivi.

Infine, altre difficoltà comuni sono state: insonnia e difficoltà nel controllare l’alimentazione, in quanto può accadere che le persone per cercare di far fronte a stati di sofferenza e disagio si rifugino nel cibo.

Le reazioni evidenziate possono essere considerate comuni in persone che si trovano ad affrontare situazioni di emergenza, tuttavia se si prolungano troppo possono incidere in modo negativo sulla persona, compromettendo il suo stato di benessere.

QUALI PROBLEMATICHE LEGATE ALLA RIPARTENZA?

Anche nella fase di ripartenza le persone possono manifestare sintomi riconducibili a veri e propri disturbi d’ansia e depressivi. Tali problematiche possono essere incrementate da situazioni di vita difficili, quali ad esempio la perdita del lavoro o la sua riduzione, situazioni di lutto derivate dalla perdita di persone care.

Possono inoltre persistere problematiche legate all’insonnia e al controllo dell’alimentazione,le quali possono incidere negativamente sullo stato di benessere percepito.

Infine, numerose persone riferiscono difficoltà nel riapprocciarsi alla propria quotidianità.                                                                                                                  

La nostra normalità è oggettivamente cambiata ed è comprensibile che le persone sperimentino una reale fatica nel ristrutturare e riorganizzare la loro quotidianità e che provino difficoltà nel fare cose che prima facevano in modo automatico e spontaneo (ad es. andare al lavoro, relazionarsi con i colleghi/amici, uscire, ma anche difficoltà nel far uscire i propri figli o parenti anziani) per la paura, che ancora oggi può essere presente, del contagio.

Tutte queste situazioni possono essere percepite come fonte di stress e preoccupazione e può essere presente la tendenza ad evitarle attivamente. Tuttavia, tali forme di evitamento, nel lungo periodo possono risultare controproducenti.

COME AFFRONTARE LE PROBLEMATICHE EMOTIVE E PSICOLOGICHE?

Per quanto riguarda le persone che manifestano paura e difficoltà nel riapprocciarsi alla quotidianità ritengo che possa essere utile esporsi in modo graduale alle situazioni di vita, nell’ottica di non sentirsi eccessivamente forzati o in pericolo. Attraverso un’esposizione graduale alle situazioni quotidiane, la persona potrà acquisire una maggior fiducia nelle proprie capacità di gestione delle potenziali situazioni di stress e pericolo, non vivendole con un costante stato di minaccia e allerta. In questo modo riuscirà a creare un buon equilibrio tra il fisiologico sentimento di paura e il rischio oggettivo della minaccia.

Per quanto riguarda le situazioni maggiormente complesse, in cui la situazione di disagio emotivo e psicologico tende a persistere in modo intenso e continuo creando ripercussioni a livello lavorativo e relazionale, familiare e in termini di autonomia personale, è utile potersi rivolgere ad uno psicologo-psicoterapeuta, al fine di contenere lo stato di sofferenza ed evitare che esso possa prolungarsi eccessivamente compromettendo lo stato di benessere della persona e il suo funzionamento nel lungo periodo.