Anoressia nervosa
Le persone che soffrono di anoressia nervosa mostrano una notevole paura di aumentare di peso e per far sì che ciò non accada si sottopongono costantemente a diete restrittive.
L’anoressia nervosa può essere:
- con restrizioni
- con abbuffate e condotte di eliminazione.
Può essere presente anche iperattività, ovvero la persona pratica attività fisica per tempi eccessivamente lunghi, sottoponendo il proprio corpo ad una condizione di stress finalizzato a bruciare le calorie assunte e/o perdere ulteriormente peso.
Gli aspetti principali che caratterizzano questo disturbo riguardano:
- Importante restrizione alimentare finalizzata a controllare l’assunzione delle calorie che porta ad una drastica e pericolosa riduzione del peso.
- Intensa e costante paura di ingrassare anche quando la persona è in condizione di sottopeso. Tale paura non sembra diminuire nonostante vi sia un calo ponderale.
- Distorsione e alterazione nella valutazione del peso e delle proprie forme corporee, le quali vengono percepite come eccessive. La distorsione della percezione del corpo che la persona con anoressia nervosa possiede si ripercuote sulla sua autostima.
- Mancanza di riconoscimento della gravità del sottopeso.
Il grave calo ponderale ha importanti ripercussioni fisiche e psicologiche. Possono essere presenti: stati di irritabilità, mancanza di interesse sessuale e problematiche legate al sonno. Possono essere presenti stati ansiosi e depressivi in persone che soffrono di questo disturbo.
La terapia cognitivo comportamentale ha mostrato risultati di efficacia per quanto riguarda le problematiche alimentari. Al lavoro terapeutico si affiancano percorsi nutrizionali ad hoc, garantiti dalla collaborazione con specialisti. Nei casi considerati più gravi, al lavoro terapeutico e nutrizionale, è affiancato un supporto farmacologico finalizzato a favorire uno stato di equilibrio psicologico, emotivo e comportamentale maggiore.
L’approccio terapeutico cognitivo comportamentale
Il percorso terapeutico rivolto alla persona è di tipo cognitivo comportamentale. La terapia cognitivo comportamentale ha una consolidata valenza scientifica e presenta risultati di efficacia nel trattamento di molteplici problematiche che riguardano la persona in tutte le fasi del ciclo di vita (fanciullezza, età adulta, anzianità). È una terapia concreta, pratica e strutturata che mira a lavorare su tre livelli: pensieri-emozioni-comportamenti. Nel lavoro terapeutico ci si avvale di procedure specifiche, mirate alla modifica e alla ristrutturazione dei pensieri che causano sofferenza e disagio, al contenimento e alla gestione delle emozioni e all’individuazione di comportamenti maggiormente utili e funzionali nella vita della persona.
Lo psicoterapeuta
Lo Psicoterapeuta è un professionista della salute con laurea magistrale in Psicologia o Medicina che ha conseguito una formazione specifica (teorica e pratica) di durata quadriennale, presso scuole di specializzazione universitarie o riconosciute dal MIUR secondo la normativa vigente. Il professionista è iscritto ad un Ordine Professionale. Attraverso il suo lavoro e l’impiego di tecniche scientificamente validate aiuta la persona a ristabilire uno stato di benessere emotivo, psicologico e comportamentale in molteplici aree della sua vita. Il lavoro è orientato a far sì che la persona sia parte attiva nel processo di cambiamento e nel raggiungimento del suo stato di benessere. Il professionista nel suo operato segue rigorosamente le norme del Codice Deontologico.
Dott.ssa Laura Guidotti, Psicologa e Psicoterapeuta