Molto spesso capita di pensare o dire “Che ansia che ho oggi!”…”Questa situazione mi mette così in ansia..” o ancora.. “In questo periodo ho talmente tanta ansia che non riesco a fare nulla”.

La parola ansia è un termine molto utilizzato per indicare un insieme di reazioni complesse che riguardano la sfera emotiva, cognitiva, comportamentale e fisiologica. Tali reazioni si presentano in seguito alla percezione che la persona ha di stimoli che ritiene essere minacciosi e che pensa di non riuscire a fronteggiare. In altre situazioni, invece, è possibile che la persona non riesca ad identificare lo stimolo che le crea uno stato di tensione e ansia.

L’ansia è un’emozione di base, fisiologica, che comporta uno stato di attivazione nella persona quando essa percepisce una situazione come soggettivamente pericolosa.

Tuttavia, questa emozione, se non contenuta e regolata può creare non pochi fastidi alla persona che la sperimenta, risultando particolarmente invalidante e fastidiosa.

Dal punto di vista fisico essa può manifestarsi in vari modi, ad esempio attraverso tensione, tremori, sudorazione, aumento della frequenza cardiaca e palpitazioni, formicolio in alcune parti del corpo, difficoltà respiratorie.

Gli stati ansiosi presentano anche aspetti cognitivi, ovvero pensieri, che creano e mantengono lo stato di ansia e comportamenti che la persona agisce per proteggersi dall’ansia o come conseguenza di essa.

Se l’attacco di panico è come uno Tsunami, l’ansia generalizzata può essere paragonabile ad un costante mare mosso diventando, nel lungo periodo, fastidiosa e invalidante.

La persona che presenta un disturbo d’ansia generalizzata sperimenta uno stato di ansia costante, molto pervasivo anche in assenza di vere e proprie situazioni ansiogene che scatenano l’ansia. La persona mostra la tendenza a sentirsi costantemente tesa e preoccupata relativamente a numerosi eventi o situazioni di vita, vivendo in uno stato di stress che può interferire negativamente sul suo funzionamento (a livello familiare, sociale, lavorativo etc…) e, più in generale, sulla sua qualità di vita.

Unitamente allo stato di agitazione la persona può sperimentare irrequietezza, irritabilità, affaticamento, tensione muscolare, difficoltà di concentrazione e sonno disturbato.

A fronte di ciò, chiedere un aiuto terapeutico permetterà di individuare strategie concrete e funzionali alla riduzione della sintomatologia ansiosa in numerosi contesti di vita. La terapia cognitivo comportamentale ha mostrato risultati di comprovata efficacia nel trattamento di questa problematica.